“Goditi il problema” di Sebastiano Mauri

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Martino passa l’infanzia in una grande villa alle porte di Milano, che l’eccentrica famiglia Sepe condivide con un numero variabile di ospiti quantomeno inusuali. Una casa dove, tanto per dire, si cena con una scimmia indonesiana di nome Clarissa che ti ruba il pollo dal piatto per strofinarselo addosso. Arrivati i vent’anni, opta per la fuga e si trasferisce a New York con la speranza di sfondare nel mondo del cinema. Rocambolescamente solo, Martino scopre giorno dopo giorno il gusto della normalità di sentirsi diverso da tutto. Una mattina, risvegliandosi in un letto sconosciuto tra un uomo e una donna mai visti prima, s’interroga sui suoi clamorosi naufragi sentimentali. Gli effetti collaterali delle prime, goffe, notti d’amore; la cronaca di un fallimento annunciato con la top model più desiderata al mondo; la burrascosa relazione con l’attore Alejo, che lo porterà dal paradiso dritto all’inferno. Come il film che Martino avrebbe voluto dirigere, il romanzo della sua vita è un vortice in cui tutto precipita e torna in superficie, avventure e contraddizioni, affetti e spudoratezze. “Goditi il problema” è un inno alla libertà di godersi la vita nonostante tutto, senza remore e prima che sia troppo tardi. Un’avventura metropolitana di sesso e sentimento, di tracolli prevedibili alla ricerca di una tragicomica e commovente scoperta di sé.

 ”Una commedia indiavolata di un single seriale a un passo dalla monogamia”, recita il sottotitolo scanzonato dell’autobografia, riveduta, corretta e opportunamente deformata, dell’autore. Obiettivo non dichiarato: prendersi gioco, in assoluta libertà e umoristica dolcezza, del mondo che descrive facendo spazio anche al tema della omosessualità. Il tutto condito dalla scoperta della propria identità sessuale, attraverso situazioni prima grottesche e poi ludiche, sperimentali e comiche, e infine rivestite della loro natura più essenziale: amori alternativi ma ugualmente autentici e sofferti esattamente come gli altri, quelli riconosciuti e accettati.

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