Archivio Categorie: I MIEI LIBRI
LA FENICE BOOK RECENSISCE LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA

Non credevo che questo libro potesse darmi tanto e invece ha stupito la mia mente e il mio cuore. Intenso, forte e romantico ha lasciato dentro di me qualcosa da affrontare e concludere. L’autrice ha saputo perfettamente destreggiarsi fra i capitoli, che sono corti e ben bilanciati. La copertina ha il sapore d’altri tempi. I
RECENSIONI: LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA: il gusto della lettura

di Amneris Marcucci Questa mia non ha la pretesa di essere una recensione del Romanzo di Viviana Picchiarelli, ma piuttosto una serie di impressioni su una lettura che è stata coinvolgente. Avere un’altra possibilità: una vecchia abitazione sul lago (il Trasimeno)che si è trasformata in casa vacanze, “La locanda dei libri”, luogo dalle atmosfere speciali
Appena Riccardo ed Emma lasciarono la locanda, Ginevra decise di approfittare…

Appena Riccardo ed Emma lasciarono la locanda, Ginevra decise di approfittare di quelle ore per curiosare un po’. Era un sabato pomeriggio sonnolento in cui la neve, che cadeva ormai già da alcune ore, sembrava dilatare il tempo. La locanda era sprofondata nel silenzio, gli ospiti che aveva visto a pranzo si erano dileguati, forse
Si ama sempre, a prescindere dall’età…

Si ama sempre, a prescindere dall’età. Diverse, però, sono le implicazioni che ne derivano. Nel silenzio di quella prima notte insieme, mentre Matteo dormiva accanto a lei, sereno, Matilde affrontò il turbinio di emozioni del dopo. L’amore, pensava, quando la metà della vita è già stata vissuta, assume connotati, se possibile, ancora più intensi. Lo
Ginevra entrò in bagno sentendo gli occhi di Riccardo su di lei…

Ginevra entrò in bagno sentendo gli occhi di Riccardo su di lei. Chiuse la porta senza girare la chiave. Si guardò intorno. Vide l’accappatoio appeso. Quello di lui. Si avvicinò e sfiorò la spugna a nido d’ape. Era ancora umido in certi punti. Probabilmente era passata solo poco più di un’ora da quando lui l’aveva
Poco prima di fare il giro per spegnere le luci, però, Emma si decise finalmente a parlare…

Poco prima di fare il giro per spegnere le luci, però, Emma si decise finalmente a parlare: «Se ne è andato presto.» Matilde cercò di mascherare l’angoscia che montava. «Sì, impegni improrogabili. Di lavoro, mi pare.» «Come siete rimasti?» indagò Emma. «Non siamo rimasti» rispose laconica Matilde. «Quindi è finita? Di nuovo?» «Non è mai
Riccardo le prese il volto tra le mani, liberandolo dei ricci appesantiti dalla pioggia…

Riccardo le prese il volto tra le mani, liberandolo dei ricci appesantiti dalla pioggia, la fissò, temendo di perdersi, in quegli occhi brillanti e fieri, e la baciò. Salirono velocemente nella camera di lei. In un attimo i loro vestiti finirono ai piedi del letto. Lei, stesa sopra le lenzuola. Lui, impietrito su un lato.
Riccardo trascorse la giornata in uno stato di attesa febbrile…

Riccardo trascorse la giornata in uno stato di attesa febbrile. Da quando si era imbattuto in quella donna aveva percepito chiaramente qualcosa di nuovo, di diverso, di inaspettato. Persino insperato. I suoi rapporti con l’universo femminile erano stati sempre all’insegna del consumo immediato, consapevole e condiviso da ambo le parti, rari i coinvolgimenti, sporadiche le
Rifletteva Ginevra, mentre era al computer…

Rifletteva Ginevra, mentre era al computer. Stava cercando negli archivi fotografici on line di Flickr e Pinterest immagini particolari di Perugia e dell’Umbria per poi contattarne l’autore e chiedere di poterne pubblicare alcune per arricchire il pezzo che stava scrivendo. C’era solo l’imbarazzo della scelta, le possibilità offerte dalla condivisione in rete erano tendenti all’infinito.